Se chiudeva gli occhi, abbassando le palpebre come un sipario, le scene che le scorrevano davanti, nel proscenio del ricordo, erano simili allo scorrere della pellicola di un film. E le pareva persino di sentire ancora riecheggiare la voce suggestiva di Nouela. In quel pezzo musicale piano e voce che aveva messo su, la colonna sonora giusta per quello che aveva deciso di fare quella sera.
S’intitolava The Sound of Silence. Ed era una cover della celebre song dei Simon and Gurfunkel: una coppia di cantautori americani degli anni settanta. Una canzone che le ricordava quando era piccola. Una delle preferite di sua madre. Lei la metteva sempre su, quando erano a casa da sole loro due, come sottofondo per raccontarle della sua gioventù, dei giorni in cui andava in piazza a manifestare per i diritti delle donne, gli slogan urlati in coro: tremate, tremate, le streghe son tornate! grida di battaglia e rimembranze, condite da quella musica di altri tempi: per combattere il silenzio che ti occupa il cuore quando sei troppo triste e disperata.
Così quella sera, ancora una volta lei: aveva sentito il bisogno di risentire quella musica e quelle parole, per individuare la giusta posizione dove stare per affrontare tutta la malinconia e il terrore, tanto per gradire, come sempre. Perché non ne poteva davvero più di deglutire bocconi di respiri troppo unti di disperazione e sangue, per ogni secondo della sua vita.
… state andando da Lui, fratelli? Fate presto, che Lui vi sta aspettando. E nel frattempo rilassatevi con questa canzone, prima di farvi graffiare l'anima e il cuore. Respira, continua a respirare ancora, Still Breathing, dei Dig the Kid, dalla colonna sonora del nuovo Point Break. Un fottuto punto di rottura da condividere, su: Canale Finale. Il vostro Frate pazzo, solo per voi, assieme a voi, teste nere che non siete altro…
C'è sempre un punto dal quale si comincia. Visto dall'alto è un nulla, visto dal basso, qualcosa che preme. L'inizio di un viaggio attraverso una strada che passa oltre, un'arteria che conduce in un posto che non c’è…
Frotte di giovani si dirigono a un Rave
organizzato in una fonderia abbandonata, sotto l’occulta direzione di un
personaggio di potere misterioso chiamato il Curatore, organizzatore e
sponsor delle imprese cruenti dei Crociati.
Eva Manni, una ragazza di
diciannove anni, dopo aver tentato il suicidio, in fuga dalle violenze
di un padre psicopatico, incontra in una stazione di servizio qualcuno
che sembra tenderle una mano. Un uomo bello come un angelo che si
rivelerà essere qualcosa di molto diverso. Forse un assassino, forse un
salvatore. Forse entrambe le cose…
Dopo l’esordio della prima imperdibile puntata, continua la serie sui vampiri che sta ridefinendo i confini del genere horror.
Ali che battono, scintille di luce nera, come una pioggia scrosciante nel vuoto.
La visione delle farfalle. All’improvviso.
Frammenti scomposti che si uniscono fino a mostrare un quadro.
Quello che era successo.
Una trasmissione percepita all’improvviso, come se fosse tornata la corrente in una stanza buia.
Sprigionando un grido così cupo da non sembrare appartenere a questa terra, il Rinnegato si tirò su di scatto. Il corpo pervaso di nervi guizzanti…
Aveva appena iniziato il riposo diurno. In attesa che i suoi lo raggiungessero, consumando l’ultima tappa del viaggio che li avrebbe dovuti ricongiungere a lui.
Loro però erano stati attaccati.
Era stato versato sangue. Era giunta la morte e la distruzione.
Forse si era trattato di un sogno?
Il Rinnegato si portò le mani al viso, premendo con le dita per provare a scacciare il dolore che stava provando.
Un moto involontario gli fece contrarre i muscoli possenti del torace nudo.
Sentendosi sempre di più il cuore ridotto a un fiume in piena, addensato di paura e solitudine, ombre di volti e voci, la dissezione audace del buio e di tutti i suoi derivati. Si inginocchiò a terra, per poi adagiarsi sui talloni, assumendo la posizione di riposo dei guerrieri samurai. Poi si concentrò sul proprio respiro
Il Priore impugnò più saldamente la sua katana d’argento con entrambe le mani e parlò nell’apparato trans-ricevente: Deus vult! il segnale d’attacco convenuto. Dio lo vuole. Poi fu fatta partire la musica
Un ritmo swing, con un piano saltellante. Il proemio a cui seguiva l’intro angosciante di Horrible People di Marilyn Manson. La musica del diavolo per vincere il Male. Come i protagonisti di un film, accompagnati da quella colonna sonora spaventosa, i crociati iniziarono a correre, senza rompere la formazione. Brandendo le armi, accesero le torce da fronte per calare sul nemico, fra urla rabbiose e stralci di preghiere
Sulla
linea di confine fra luce e tenebra, due compagini si affrontano per scandire
il tempo della fine. Una lotta atavica, senza esclusioni di colpi, fra le forze
del bene e quelle del male.
Dal poeta del brivido Gianfranco
Nerozzi, la serie sui vampiri più terrificante che potrete mai leggere.
Mentre la notte lascia spazio al
giorno. In una galleria ferroviaria in disuso, sull’appennino tosco emiliano,
uomini in completo assetto da battaglia si muovono nel buio. Indossano tute
mimetiche nere con delle croci di tessuto fosforescente cucite sul petto.
Portano maschere di protezione e torce a raggi UVA strette da cinghie di gomma
alla fronte. Accompagnati da musica rock sparata a tutto volume, impugnando
armi bianche con la lama placcata in argento, assalgono quello che sembra
essere un accampamento di zingari, gridando versi rituali di esorcismo. La loro
azione fa parte di un complesso piano di epurazione, che prevede la distruzione
sistematica dei cosiddetti Nomadi sanguinari. Lo scopo finale: l’eliminazione
di colui che sta dietro a tutto. Angelo caduto sulla terra e demone. Principe
dei respiri e predatore degli esseri perduti. Daniel Drăgan, il Rinnegato.