venerdì 23 marzo 2018

IL RINNEGATO



Ali che battono, scintille di luce nera, come una pioggia scrosciante nel vuoto.
La visione delle farfalle. All’improvviso.
Frammenti scomposti che si uniscono fino a mostrare un quadro.
Quello che era successo.
Una trasmissione percepita all’improvviso, come se fosse tornata la corrente in una stanza buia.




 Sprigionando un grido così cupo da non sembrare appartenere a questa terra, il Rinnegato si tirò su di scatto. Il corpo pervaso di nervi guizzanti…




 Aveva appena iniziato il riposo diurno. In attesa che i suoi lo raggiungessero, consumando l’ultima tappa del viaggio che li avrebbe dovuti ricongiungere a lui.
Loro però erano stati attaccati.
Era stato versato sangue. Era giunta la morte e la distruzione.
Forse si era trattato di un sogno?



 Il Rinnegato si portò le mani al viso, premendo con le dita per provare a scacciare il dolore che stava provando.
Un moto involontario gli fece contrarre i muscoli possenti del torace nudo. 




 Sentendosi sempre di più il cuore ridotto a un fiume in piena, addensato di paura e solitudine, ombre di volti e voci, la dissezione audace del buio e di tutti i suoi derivati. Si inginocchiò a terra, per poi adagiarsi sui talloni, assumendo la posizione di riposo dei guerrieri samurai. Poi si concentrò sul proprio respiro




BOOKTRAILER:












Nessun commento:

Posta un commento